36° Trofeo Leonardi e Gara per pre-agonisti a Manesseno – ASD JUDO NOVASCONI LA SPEZIA
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36° Trofeo Leonardi e Gara per pre-agonisti a Manesseno

Camaiore (LU) – Sabato 4 marzo si è svolta la 36° edizione dell’ormai tradizionale trofeo Leonardi organizzato dalla volenterosa compagine del Ren Shu Kan.

Per fortuna tantissime società e atleti hanno scelto questo trofeo per confrontarsi ma il rovescio della medaglia è stato che, nonostante la buona volontà di volontari, arbitri e presidenti di giuria i tempi di gara sono stati molto lunghi.

Anna in un confronto con una pari età e pari grado fiorentina, sostiene 3 incontri (andata, ritorno e bella) aggiudicandosi il 1° posto. Un buon ritorno per lei dopo un anno senza judo dovuto a motivi di studio all’estero. Si sta allenando bene, con costanza e i risultati lo dimostrano.

Matteo Marchesi, EsB -42kg, messe a punto alcune cose dopo la gara di Asti che lo ha visto “solo” terzo, sostiene cinque incontri vincendoli bene tutti. La finalissima è stata emozionante per la prova tecnica offerta da Matteo contro il più robusto avversario.

La giornata si conclude con il M° Franco molto soddisfatto di ciò che i ragazzi hanno saputo dimostrare sul tatami di Camaiore.

Una menzione secondo noi la merita anche Nino Lo Presti, ragazzo di poche parole, che però ha la capacità di accudire, sostenere, motivare e spronare i suoi compagni di squadra. Grande.

In definitiva quindi: due atleti due ori. E scusate se è poco.


Domenica 5 marzo invece una schiera di 26 piccoli atleti ha preso parte alla gara organizzata dal M° Pino Tesini a Genova Manesseno, una manifestazione dove puntualità e scorrevolezza sono state le parole chiave che hanno lasciato soddisfatti tutti gli accompagnatori.

Per molti dei nostri bambini si trattava dell’esordio assoluto; oltre alla gara sociale che organizziamo sul nostro tatami periodicamente, non avevano mai praticato judo al di fuori della palestra.

Si può facilmente capire quali siano state le tante emozioni, ma anche i bellissimi sorrisi che si sono avvicendati e combinati con la grinta e la voglia di divertirsi.

A dire il vero c’è stato qualche musetto lungo dopo una sconfitta o per un rimbrotto del Maestro a seguito di un errore, ma è passato subito perchè ha prevalso il vero motivo per cui ci si alza alle sei del mattino di una domenica di marzo: praticare judo, divertirsi, stare assieme e fare squadra!

Una bella medaglia ha suggellato la prova di tutti, lasciando ogni bambino felice e soddisfatto.